Gli integratori alimentari rivestono un ruolo sempre più centrale nella vita di tutti noi, accendendo dibattiti e scontri d’opinione tra gli specialisti. Abbiamo già visto (Perché l’alimentazione può migliorare la salute oculare) come l’alimentazione svolga un importante ruolo nel mantenimento di un buon film lacrimale, vediamo ora quali sono i risultati in letteratura dell’utilizzo di specifici integratori alimentari nel trattamento della sindrome da occhio secco.
Shreeve nel 1982 riporta che sintomi e segni di pazienti con occhio secco trattati con vitamina C, B6 e acido linoleico vengono ridotti. Mentre Silk ha descritto nel 1989 buoni risultati con integratori di zinco.
Nel 1993 Patel misurò la stabilità del film lacrimale in 60 soggetti e replicò le misurazioni nei 10 giorni successivi. Durante il periodo il 66% dei soggetti prese un integratore alimentare in commercio e il rimanente 33% venne utilizzato come gruppo controllo. L’integratore usato per 20 soggetti era costituito da vitamine A, B1, B2, B6, E e tracce di minerali come calcio, ferro, manganese; per gli altri 20 soggetti è stato usato un comune integratore di vitamina C. La stabilità di entrambi i gruppi risultò aumentata, tuttavia il gruppo dell’integratore misto dimostrò miglioramenti più rilevanti. La stabilità del gruppo controllo non risultò variata. Questo risultato è ritenuto particolarmente importante nonostante nessun soggetto soffrisse di occhio secco.
Blades nel 2001 ha effettuato una sperimentazione in cui è stato somministrato un supporto di antiossidanti, quali vitamine C ed E, ai soggetti esaminati presentanti occhio secco marginale. Un mese dopo il trattamento sono stati confrontati soggetti trattati, non trattati e il gruppo placebo. La stabilità del film e lo stato della superficie corneale è risultato significativamente modificato, nonostante il volume sia rimasto invariato.
In uno studio di Peponis del 2002 è stata esaminata la relazione tra vitamina C ed E con l’ossido nitrico (NO), che implica effetti degenerativi e disturbi allergici, in soggetti diabetici non insulino-dipendenti. I partecipanti furono sottoposti a trattamento per 10 giorni. La vitamina C migliora gli effetti della vitamina E, riducendo i radicali del tocoferolo e rigenerando i radicali attivi della vitamina E. I risultati hanno mostrato che vitamina C ed E abbassano i livelli di NO nel film lacrimale fino a livelli nella norma. Inoltre, i soggetti con retinopatia diabetica hanno mostrato riduzione della presenza di NO a effetto citotossico.
Studi più recenti sugli effetti dell’integrazione di vitamina C ed E hanno dimostrato un significativo aumento delle cellule caliciformi dopo 10 giorni di trattamento di 1000mg/die di vitamina C e 400mg/die di vitamina E. Inoltre, allo Schirmer test, al BUT e al Ferning test i risultati sono soddisfacenti dal punto di vista qualitativo. Da ciò i ricercatori deducono che l’apporto di vitamine può giocare un importante ruolo nella formazione del film lacrimale.
In conclusione, si può dire che l’occhio secco sia molto comune nella popolazione e molte ricerche dimostrano che una dieta bilanciata può migliorare l’evolversi di questo disturbo attraverso il mantenimento della secrezione lacrimale, della congiuntiva e della cornea.
La vitamina A ha un importante ruolo per le membrane mucose, mentre la vitamina B6 è coinvolta nel metabolismo proteico e nel trasporto della vitamina A. Riducendo il potassio e la vitamina C può risultare un decremento delle attività secretorie delle ghiandole. Inoltre, aumentando il rapporto degli omega-6 a dispetto degli omega-3 si ha un aumento dei sintomi dell’occhio secco.
Infine, gli integratori contenenti varie combinazioni di vitamine e acidi grassi sono stati definiti efficaci nella riduzione dei sintomi e nel miglioramento della concentrazione di ossigeno reattivo nei tessuti, favorendo la salute del segmento anteriore oculare.
Bibliografia
Nutrition and the eye a pratical approach. Edited by Frank Eperjesi and Stephen Beatty – 4.3 Dry eye disorder by Frank Eperjesi.