La prevalenza della miopia nel mondo
Sappiamo che l’incidenza della miopia varia con l’età ed altri fattori: secondo la Optometric Clinical Practice Guideline, considerando una miopia di almeno -0,50 D, la popolazione fino a 5 anni d’età, rispetto a qualsiasi altra fascia d’età, è quella con il tasso di prevalenza più basso (<5 %). Il tasso di prevalenza aumenta con l’età raggiungendo il 20 – 25 % negli adolescenti ed il 25 – 30 % nei giovani adulti negli Stati Uniti e nei paesi sviluppati. La prevalenza della miopia diminuisce notevolmente nella popolazione di età superiore ai 45 anni, scendendo al 20 % nelle persone di 60 anni di età e al 14 % superati i 70 anni. Alcuni studi riportano una prevalenza di miopia leggermente superiore nelle femmine che nei maschi; inoltre la prevalenza della miopia aumenta con il livello di reddito e di istruzione, ed è più alta tra le persone la cui occupazione richiede una grande quantità di attività da vicino.1
Non è semplice comparare i tassi di prevalenza fra i diversi Paesi in quanto i dati utilizzati per gli studi fino ad oggi compiuti non sono stati raccolti utilizzando sempre gli stessi criteri. Alcuni studi ritengono che l’errore refrattivo debba essere superiore a -0,25 D, altri a -0,50 D. La refrazione può essere eseguita con l’aiuto di farmaci cicloplegici. La prevalenza della miopia inoltre varia con l’età dei soggetti, e spesso non vengono analizzate popolazioni ma campioni di esse. Sperduto et al. hanno condotto, per 33 anni, uno studio su una popolazione di età compresa tra i 12 e i 54 anni, riscontrando una prevalenza della miopia del 25 % tra l’anno 1971 ed il 1972 ed un aumento fino al 41,6 % tra il 1999 ed il 2004.2 Lin LL et al. hanno esaminato 4.000 bambini di età compresa tra i 6 ed i 18 anni al largo dell’isola di Taiwan evidenziando un progressivo aumento della prevalenza della miopia con l’età: 4 % a 6 anni, 40 % a 12 anni, 70 % a 15 anni e del 75 % a 18 anni.3 Stromberg in un campione di 2.616 ragazzi svedesi di 20 anni ha trovato una prevalenza della miopia pari al 8,9 %; Sveinsson in un campione di 21.000 Islandesi ha trovato una prevalenza del 20,5 %.4
All’interno dell’iniziativa Vision 2020 (programma che mira ad eliminare la cecità evitabile entro l’anno 2020) della IAPB (dall’inglese International Agency for the Prevention of Blindness), ritroviamo anche lo studio RESC (Refractive Error Study in Children). Tale studio è stato condotto in diversi Paesi utilizzando le stesse strategie di campionamento, le stesse tecniche refrattive e la stessa definizione di miopia al fine di poter comparare in modo più effettivo la prevalenza della miopia nei bambini delle diverse popolazioni studiate.
In Nepal, nella zona urbana, la prevalenza della miopia è pari a 10,9 % nei bambini di 10 anni, 16,5 % in quelli di 12 anni e 27,3 % nei bambini di 15 anni; essa è invece inferiore al 3 % nei bambini tra i 5 ed i 15 anni che vivono al di fuori della zona urbana.5
In India, i dati epidemiologici indicano una prevalenza della miopia del 4,7, 7,0 e del 10,8 % rispettivamente a 5, 10 e 15 anni nelle zone urbane. Nelle zone rurali dello stesso Paese le percentuali scendono al 2,8, 4,1, e 6,7 % a 7, 10 e 15 anni.6,7
Nelle zone urbane della Cina la prevalenza di miopia a 5, 10 e 15 anni è rispettivamente del 5,7, 30,1 e 78,4 %.8 Nelle zone rurali nel nord della Cina si passa da una prevalenza quasi nulla nei bambini di 5 anni, ad una del 36,7 % nei maschi e del 55,0 % nelle femmine di 15 anni di età.9
Ad Hong Kong, uno studio trasversale ha riscontrato una prevalenza del 17,0 % nei bambini di età inferiore ai 7 anni, del 37,5 % in quelli di 8 anni e del 53,1 % in quelli con più di 11 anni.10
Nei bambini sudafricani la prevalenza varia tra il 3-4 % ed il 6,3 % a 14 anni e sale a quasi il 10 % in quelli di 15 anni.11
In Cile, si passa dal 3,4 % a 5 anni, al 19,4 % nei maschi e 14,7 % nelle femminine di 15 anni.12
Lo SMS (Sydney Myopia Study) riporta una prevalenza del 1,4 % nei bambini australiani di 6 anni.13
In uno studio effettuato negli Stati Uniti, la prevalenza della miopia passa dal 4,5 % tra i 6 ed i 7 anni e il 28 % a 12 anni.14
Secondo lo studio CLEERE (USA Collaborative Longitudinal Evaluation of Ethnicity and Refractive Error), i bambini asiatici presentano la prevalenza di miopia più alta (18,5 %) seguiti da quelli ispanici (13,2 %). Gli occidentali hanno invece la prevalenza più bassa: 4,4 %, mentre quelli afroamericani del 6,6 %. Tuttavia, in questo studio i bambini di diversa etnia provenivano da aree geografiche distinte e quindi la comparazione tra le rispettive prevalenze è influenzata sia da fattori genetici sia ambientali.15
In uno studio effettuato in Irlanda del Nord è stata trovata una prevalenza della miopia del 2,8 % su un campione tra i 6 ed i 7 anni e del 17,7 % tra i 12 e i 13 anni.16
Czepita e altri hanno condotto uno studio su oltre 4.000 studenti polacchi ed hanno riscontrato un graduale aumento della miopia tra i 6 e i 18 anni di età, con una prevalenza complessiva di circa il 13 %.17
In un altro studio, Planis e altri hanno comparato la proporzione di studenti con miopia e ridotta acuità visiva di Grecia e Bulgaria. Malgrado la relativa vicinanza geografica delle due popolazioni, i tassi di miopia sono nettamente più alti nei bambini greci (37,2 %) rispetto a quelli bulgari (13,5 %).18 In sintesi, la prevalenza della miopia nei bambini cinesi è più alta che in qualsiasi altro gruppo etnico.
Infine, in Europa la prevalenza sembra essere generalmente più bassa che in Asia. I dati di molti studi evidenziano una chiara differenza nell’incidenza della miopia tra zone urbane e rurali riscontrando una prevalenza sempre inferiore nelle aree non urbane.
Bibliografia
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