L’inserzione e la rimozione della lente sclerale sono ben diverse da quelle delle lenti corneali. È dunque fondamentale istruire la persona alla corretta applicazione e manutenzione.
Applicazione
La parte più importante, e al contempo più difficile, durante la manipolazione di queste lenti, è evitare la formazione di bolle d’aria.
- Risciacquare la lente dal liquido di conservazione.
- Inserire una soluzione salina (monouso) all’interno della lente.
- Porre il viso parallelo ad un piano orizzontale.
- Supportare la lente con tre dita o con una ventosa forata.
- Sollevare la palpebra superiore con l’altra mano, spingendola contro l’orbita, al fine di infilare più agevolmente il bordo della lente al di sotto della palpebra.
- Guardare verso il basso e abbassare la palpebra inferiore.
- Posizionare la lente sull’occhio, facendo attenzione a non far fuoriuscire troppo liquido, e rilasciare prima la palpebra inferiore (che scorrerà sulla lente) e poi quella superiore.
- Se è stata utilizzata la ventosa, rimuoverla.
Rimozione
Esistono due metodi efficaci per la rimozione della lente.
Metodo con le dita:
- Guardare verso il basso.
- Facendo una leggera pressione sul bulbo oculare, spingere delicatamente la palpebra inferiore sotto il bordo inferiore della lente.
- La parte inferiore della lente verrà sollevata verso l’esterno e si sposterà dall’occhio.
Metodo con la ventosa:
- Posizionare la ventosa nella metà inferiore della lente.
- Dopo l’adesione della ventosa, spostare la stessa verso l’esterno e verso l’alto, in modo da ridurre l’aderenza della lente e facilitarne la rimozione.
- Sollevare il bordo della lente dall’occhio.
- Nell’eventualità che la rimozione della lente sia difficoltosa con questo metodo, si può ridurre la pressione negativa sotto la lente con una leggera pressione sulla sclera vicino al bordo della lente.
Pulizia e conservazione
La pulizia della lente sclerale viene effettuata similmente a quella delle lenti rigide gas-permeabili corneali.
Essa, se fatta in modo adeguato, può prevenire complicanze legate alla presenza di depositi: una pulizia inadeguata può creare una superficie idrofobica che può determinare l’attrazione di detriti, che causa a sua volta diminuzione del visus, comfort e tempo di porto.
La pulizia viene eseguita dopo il porto e, affinché sia ottimale, è opportuno lavare manualmente la lente con detergenti a base di alcool, che facilitano la bagnabilità della superficie.
Per evitare l’accumulo delle proteine, occasionalmente si può lavare la lente con detergenti contenenti ipoclorito di sodio e bromuro di potassio.
È raccomandabile, in ogni caso, verificare le indicazioni date dal produttore.
Per una conservazione che eviti la proliferazione dei microrganismi nelle lenti, è consigliato l’uso di soluzione di disinfezione per lenti rigide gas-permeabili. Alternativamente si possono utilizzare soluzioni neutre di perossido di idrogeno, facendo attenzione a sciacquare la lente completamente prima del suo riutilizzo. Infatti, il contatto con gli occhi della soluzione provocherebbe serie irritazioni alla superficie oculare. Il liquido del porta-lenti dev’essere cambiato ogni notte, in particolar modo con l’utilizzo del perossido di idrogeno, che dopo un utilizzo non ha più effetto di disinfezione.
Per intervalli di conservazione più lunghi, come per le lenti del set di prova, è auspicabile una conservazione a secco.